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FANO, PESARO URBINO, Italy
L'Archintutto E' Un Laboratorio Artigianale Di Eco-Design, Animato Da Professionisti, "Artisti Sensibili", Che Danno Voce A Elementi Di Arredo E Oggetti Che Si Vogliono Ribellare Al Loro Destino Di Omologazione E Produzione Di Massa. Un Laboratorio Contemporaneo, Che Mira A Recuperare E A Plasmare, Attraverso Il Recupero Di Un' Etica Che Sembra Perduta, Sia I Materiali Che Le Emozioni, Rispettando La Natura Di Entrambi.

mercoledì 9 maggio 2012

VALIPOLTRONA

poltrona realizzata da una vecchia valigia, costituita interamente da materiali di recupero

CIAO FINO A POCO TEMPO FA’ IO ERO UNA VALIGIA, IL MIO PROPRIETARIO MI ACQUISTO’ NEGLI ANNI 30 IN ITALIA, AVEVA 40 ANNI, INSIEME A LUI HO GIRATO IL MONDO, SONO STATA SBATTUTA A DESTRA E SINISTRA, HO PRESO FREDDO E HO AVUTO TANTO CALDO MA HO SEMPRE FATTO DI TUTTO PER CUSTODIRE QUELLO CHE TRASPORTAVO.
HO VISTO MILLE VOLTE LO SGUARDO SOLLEVATO E FELICE DI OTELLO QUANDO AD OGNI ARRIVO TORNAVO NELLE SUE MANI ED ANCHE IO ERO FELICE DI RIVEDERLO.
MI PIACEVA QUELLO CHE MI FACEVA TRASPORTARE, ERANO COSE MORBIDE E PROFUMATE SEMPRE SISTEMATE CON ORDINE E DELICATEZZA, MI SENTIVO IMPORTANTE, SAPEVO CHE LUI AVEVA BISOGNO DI ME.
ABBIAMO AFFRONTATO MILLE AVVENTURE INSIEME E SIAMO INVECCHIATI UNO VICINO ALL’ALTRO FINO A CHE OTELLO HA SMESSO DI LAVORARE E CON LA FINE DEL LAVORO SONO FINITI ANCHE I VIAGGI, ERAVAMO IN PENSIONE.
MI MISE IN UN RIPOSTIGLIO E COMPRO’ UNA NUOVA VALIGIA MOLTO PIU’ PICCOLA DI ME, NON ERO GELOSA, ERO STANCA ANCHE IO ED IN FONDO ERA GIUSTO DARE SPAZIO ALLE NUOVE GENERAZIONI, E COMUNQUE OTELLO CONTINUAVA A VOLERMI BENE, OGNI TANTO MI TIRAVA FUORI, MI FACEVA PRENDER ARIA E MI PULIVA CON CURA.
NEI SUOI OCCHI VEDEVO CHE CON QUESTO GESTO RICORDAVA LE NOSTRE AVVENTURE E IO CON LUI…E OGNI TANTO, PENSANDO AI TANTI PERSONAGGI CHE ABBIAMO INCONTRATO CI SCAPPAVA DA RIDERE.
UN GIORNO SMISI DI SENTIRE RUMORI PER CASA, SMISI DI SENTIRE LA SUA VOCE, PASSARONO GIORNI E GIORNI, SEMPRE NEL BUIO DI QUEL RIPOSTIGLIO E FACEVA SEMPRE PIU’ FREDDO.
NON VIDI PIU’ OTELLO, QUALCHE TEMPO DOPO VENNE UN GIOVANOTTO CHE GLI ASSOMIGLIAVA A PRENDERMI E MI PORTO’ NELLA SOFFITTA DI UN’ALTRA CASA. RIMASI CHIUSO LI, ERA FREDDO, BUIO E NESSUNO SI PRENDEVA PIU’ CURA DI ME, MI CONSOLVANO SOLO I RICORDI, MI SENTIVO MOLTO STANCA.
POI NEL 2011 SI APRI LA PORTA, ENTRO’ UN PO’ DI LUCE E QUALCUNO MI PORTO’ FUORI, DALLE SUE MANI PASSAI VELOCEMENTE ALLE MANI DI UN’ALTRA PERSONA, ERO SPAVENTATA MA SOLLEVATA DI NON ESSERE PIU’ IN QUELLA SOFFITTA.
IL GIORNO DOPO MI SVEGLIAI CON TRE RAGAZZI CHE MI GUARDAVANO E PARLAVANO DI ME, RIDEVANO E DICEVANO CHE DOVEVANO TROVARMI UN NUOVO LAVORO PERCHE’ ORMAI ERO TROPPO VECCHIA PER CONTINUARE A FARE LA VALIGIA.
SEI MANI ADDOSSO CHE MI PULIVANO, MI LUCIDAVANO E MI PROFUMAVANO CON LA STESSA CURA DI OTELLO, STAVO MEGLIO, MI SENTIVO AL SICURO.
OGGI SONO LA VALIPOLTRONA, SONO COMODA, ELEGANTE, UNICA AL MONDO E SO BENE QUALE SARA’ IL MIO COMPITO D’ORA IN POI, STARO’ AL CALDO DI UNA CASA E DONERO’ CONFORTO E RIPOSO.
NON SAPEVO, PRIMA DI INCONTRARE I RAGAZZI DI ARCHINTUTTO, CHE ANCHE IO POTEVO DIVENTARE TUTTO QUELLO CHE MI PARE, ORA SONO FELICE, HO UNA LUNGA VITA DAVANTI E ADORO IL MIO NUOVO LAVORO.

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